Il futuro della moda è l’usato?
Si comprano sempre più abiti di seconda mano, e ora anche i marchi di lusso stanno cercando di fare affari in quel mercato
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In Italia, fino a una decina di anni fa, solo persone che non avevano molte possibilità economiche, oppure artisti e bohémien acquistavano gli abiti di seconda mano. "Prima le persone erano sul chi va là quando entravano in negozio, ma adesso le cose sono cambiate. Tanti nella fascia 20-40 anni si stanno rivolgendo al mondo dell’usato e del vintage. Poi quest’anno con il lockdown molti si sono resi conto delle cose che non usano e hanno iniziato a venderle.
Le ragioni di questo successo sono molte. La prima è certamente economica: le persone cercano abiti di ottima qualità o di marchi di lusso che, nuovi, sarebbero troppo costosi.
Comprare usato permette anche di trovare qualcosa di personale e originale. L'arrivo dei social network e in particolare di Instagram ha accelerato questo meccanismo. Instagram promuove l’idea dello stile personale e individuale, invita a osare e a mischiare le cose.
Inoltre, molti compratori, soprattutto quelli più giovani, sono più attenti verso le problematiche ambientali: riutilizzare un capo che è già sul mercato è la soluzione più etica e sostenibile.
Oltre che nei nuovi negozi fisici, i clienti italiani si sono abituati a comprare usato anche online. Il negozio più famoso è probabilmente Depop: fondato nel 2011, è un social network simile a Instagram. Lo può utilizzare sia chi vuole avviare un negozio di seconda mano online, sia chi vuole semplicemente disfarsi di qualche capo che non usa più.
Anche aziende e marchi di lusso stanno cercando di entrare in questo mercato: il mondo del lusso è in cerca di nuovi canali e nuovi clienti.
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