L'intuitive eating (Livello 5)

Se anche tu vuoi seguire una dieta, l'intuitive eating potrebbe fare al caso tuo

L’intuitive eating parte dal presupposto che il modo migliore per stare a dieta sia… non seguire alcuna dieta!

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Un nuovo, e radicale, approccio alla salute inizia a prendere piede. Si chiama intuitive eating o alimentazione intuitiva. Questo approccio contraddice tutto quello che abbiamo imparato sulla salute e sulla perdita di peso.

L’intuitive eating parte dal presupposto che il modo migliore per stare a dieta sia… non seguire alcuna dieta! Dobbiamo entrare in sintonia con l’istinto naturale che ci dice di mangiare quello che vogliamo, quando vogliamo.

In primis, le diete non funzionano. Punto. Il 95% delle persone che perdono peso dopo una dieta, lo riacquista nel giro di cinque anni. Secondo uno studio approfondito della National Health and Nutrition Examination Survey, pubblicato a novembre 2019, gli indici di massa corporea e le percentuali di obesità continuano a salire, nonostante siano sempre di più gli americani che cercano di perdere peso controllando il consumo di cibo.

Inseguire la “dieta perfetta” rappresenta un potenziale rischio per la salute. Il mito dell’alimentazione sana, ad esempio, pone l’accento sull’importanza dei prodotti locali, biologici, privi di OMG, non lavorati e di origine vegetale. Ma l’ossessione per avocado, olio di cocco e quinoa porta la scelta di mangiare sano a un limite pericoloso e rischia di causare disturbi alimentari o di ortoressia nervosa. “Inizi a capire che la dieta non ti dà quello che desideri,” afferma Christy Harrison, dietologa specializzata , “e ti priva di tanti aspetti importanti della vita: soldi e tempo, il benessere generale, la tua felicità”

Nati da un’idea delle dietologhe Evelyn Tribole ed Elyse Resch, risalente a metà anni ’90, i dieci principi dell’intuitive eating sono concepiti per sanare la nostra relazione con il cibo e con il corpo. Si tratta del benessere generale e non del dimagrimento.

Ma facciamo un passo indietro. Se l’intuitive eating si basa sui segnali interni del corpo, possiamo davvero fidarci di noi stessi?

“L’alimentazione è fondamentale per la sopravvivenza umana,” dice ad HuffPost la giornalista Virginia Sole-Smith. L’autrice di “The Eating Instinct” ha raccolto prove sufficienti a sostenere che siamo tutti nati con una serie di istinti che ci portano a mangiare e ad autoregolare il consumo di cibo. Persino i bambini. I guai iniziano quando si cresce in una cultura che rimpiazza il piacere e il conforto dati dal cibo con sensi di colpa, vergogna e paura. “Siamo convinti che mangiando ‘le cose sbagliate’ diventeremo grassi”, afferma.

Le ricerche dimostrano che le persone che si alimentano in modo intuitivo “sono più consapevoli, si fidano dei segnali interni di fame e sazietà inviati dal corpo e utilizzano questi segnali per stabilire quando e quanto mangiare. Le persone che mangiano intuitivamente sono meno inclini alle abbuffate, riportano indici di massa corporea inferiori e corrono un minor rischio di disturbi alimentari. Inoltre, riportano una maggiore autostima e apprezzano di più il proprio corpo, sono più indulgenti con sé stessi e più ottimisti.

Sole-Smith lancia una sfida anti-dieta a chiunque si senta pronto per un cambiamento radicale nei prossimi dieci anni: abbiate il coraggio di godervi il cibo!

E aggiunge: “Non è possibile avere un rapporto sano col cibo se non si trae piacere dal cibo stesso.”

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