Elogio della noia (Livello 2)

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La scienza dice che la noia può farci bene
Nel mondo di oggi raramente ci annoiamo. Gli smartphone, in particolare, con i continui sms, whatsapp e notifiche, ci hanno abituati ad avere sempre meno “tempi morti”. Ed è un peccato, perché la noia stimola la creatività.
Noia e ozio
Nelle filosofie orientali, una persona è libera di annoiarsi, di meditare, di concentrarsi sul proprio respiro senza pensare ad altro. 
Anche in Occidente, in passato, era presente un senso positivo dell’ozio. In molte religioni c'è l’indicazione di un ‘tempo santo’, da dedicare alla preghiera e all’inattività.
Noia e creatività
Secondo alcune teorie, la noia è un requisito fondamentale per la creatività. Ecco perché alcuni grandi scrittori hanno bisogno di passare un periodo di noia per trovare l’ispirazione, per superare il “blocco dello scrittore” o “sindrome da pagina bianca”.
Quando la noia è “sana”
Come ha dimostrato uno studio, c’è un tipo di noia “cattiva” e un tipo di noia “buona”. La prima si verifica quando si cerca la soluzione all’esterno (per esempio negli smartphone).
La seconda accade quando  rivolgiamo l’attenzione dentro di noi, ci connettiamo con i nostri pensieri e le nostre emozioni. È quello stato d’animo che si definisce anche “sognare a occhi aperti”. 
Il difficile incontro con se stessi
Ma perché per molti è così difficile tollerare la noia? Perché la noia porta a un incontro con se stessi, cosa non sempre facile. È per questo che è così difficile stare in quella situazione, da soli e senza fare niente. 
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