Dormire in un treno “sospeso”: in Sudafrica sta per aprire un boutique hotel sui binari
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Il Kruger Shalati è una lussuosa struttura di 31 camere ricavata da un vecchio convoglio parcheggiato sul Selati Bridge, a strapiombo sul fiume Sabie, nel Kruger National Park. L’idea s’ispira a un tour del 1920
Un ponte con vista mozzafiato. Un treno
antico. Una riserva naturale in Sudafrica con ippopotami ed elefanti a zonzo.
Prendete questi tre elementi, combinateli assieme e potete farvi un’idea di che
cos’è il Kruger Shalati: un hotel di lusso che aprirà a fine anno nel Kruger
National Park, in una location decisamente particolare e cioè un treno
parcheggiato su un ponte di ferro a strapiombo sul fiume che attraversa il
parco. L’idea è ispirata da un tour che le
ferrovie sudafricane istituirono nel 1923: un tragitto ferroviario che toccava
vari punti della riserva.
Insomma, una struttura più unica che
rara, che combina la magia selvaggia della natura al comfort moderno e al
fascino vintage dei binari. I lavori per completarlo sono stati ritardati dalla
pandemia e dal lockdown in Sudafrica, ma il Kruger Shalati dovrebbe inaugurare
entro il 2020. Nel frattempo, dal 14 luglio, sarà possibile iniziare a
prenotare il soggiorno.
In totale la struttura prevede 31
camere, di cui 24 nelle carrozze e sette Bridge House, ognuna delle quali offrirà un’esperienza
su misura, per un comfort coinvolgente. Lo stile del treno è una celebrazione
del design africano in collaborazione con l’arte e le abilità artigianali
locali. Tutti gli spazi sono
caratterizzati da ampie pareti in vetro che permettono di godere di un panorama
mozzafiato: il fiume Sabie, che scorre sotto il ponte, e il parco circostante,
popolato da coccodrilli, leoni, leopardi, elefanti, bufali,
rinoceronti, giraffe, zebre e molti altri animali. Non manca una zona
relax con la piscina costruita all’altezza delle rotaie e sospesa nel vuoto.
L’hotel sul Selati Bridge vuole essere –
si legge sul sito – un omaggio al modo in cui i primi visitatori hanno scoperto
il parco, oltre 100 anni fa. Intorno al 1920, infatti, gli esploratori potevano
muoversi a bordo del convoglio che, di notte, veniva posteggiato proprio sul
ponte, lo stesso che adesso si prepara ad accogliere l’albergo.
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