Confesso, in famiglia la donna sono io (Livello 2)

Confesso, in famiglia la donna sono io

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TOM MERTON VIA GETTY IMAGES

Sono una donna. Parlo del ruolo sociale o forse familiare. Sono tra quegli uomini che si occupano almeno al 50% di tutte le faccende domestiche.
Sono cresciuto in una famiglia normale. Mio padre era autista, mia madre ha smesso di lavorare dopo il matrimonio. Ha deciso di fare la casalinga. 
Ma io e mio fratello, oggi, siamo capaci di fare praticamente tutto in casa, dalla cucina alla lavanderia e lo facciamo costantemente.  
Qualche anno fa, la mia figlia maggiore, che aveva sette anni, ha fatto un compito. C’era da scrivere una lista di “azioni”, con un verbo per ogni soggetto. Che fa la bandiera? Sventola.
Che fa la mamma? Stira, voleva rispondere mia figlia, ma in realtà non aveva mai visto la madre stirare: “Allora scrivo che cucina”. A casa, però, cucino quasi sempre, o molto spesso, io. Ha finito con “mamma cucina, papà guida”, salvando così i ruoli tradizionali. O meglio, stereotipi?
Certo, ci sono molti problemi. Le donne con figli piccoli lavorano meno dei loro mariti. Le donne con un lavoro hanno quasi 7 ore di tempo libero in meno degli uomini. Mancano asili nido. Ma bisogna cominciare a cambiare gli stereotipi. Tutti devono partecipare al lavoro domestico, figli compresi.

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