Sulle spiagge italiane 783 rifiuti ogni 100 metri (Livello 4)

 

Legambiente: «Sulle spiagge italiane 783 rifiuti ogni 100 metri. E l’84% sono di plastica»


L’indagine Beach Litter 2021 ha monitorato 47 aree in 13 regioni. Sono stati ritrovati imballaggi di cibo e mozziconi di sigarette, ma anche mascherine e guanti monouso. Il l 14, 15 e 16 maggio torna l’iniziativa di sensibilizzazione «Spiagge e Fondali Puliti»

 Fonte     Fonte 2

Sulle nostre spiagge c’è una media di 783 rifiuti ogni 100 metri lineari (di plastica nell’84% dei casi), numero che supera di gran lunga il valore soglia o il target di riferimento stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale (meno di 20 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri lineari di costa). Tra questi rifiuti, poi, si trovano frequentemente anche guanti monouso e mascherine (in più di due spiagge su tre). Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’indagine Beach Litter 2021, realizzata da Legambiente su 47 spiagge in 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto). Ad essere censiti sono stati 36.821 rifiuti in un’area totale di 176.100 metri quadrati: parliamo di imballaggi, legati al consumo di cibo e ai rifiuti da fumo; di bottiglie, contenitori e tappi di plastica; ma anche di mozziconi di sigaretta, calcinacci, frammenti di vetro, senza dimenticare guanti e mascherine. 

Anche quest'anno si confermano al primo posto nella top ten dei rifiuti spiaggiati, gli oggetti e i frammenti di plastica o di polistirolo non identificabili, che insieme rappresentano circa il 29% dei rifiuti registrati. Al terzo posto i mozziconi di sigarette (l'8,7% dei rifiuti rinvenuti), seguiti da tappi e coperchi in plastica (8,3%), cotton fioc in plastica (5,4% dei rifiuti monitorati). Questi ultimi sono il simbolo per eccellenza di maladepurazione (spesso infatti vengono gettati nel wc) e in Italia sono al bando in favore di alternative più sostenibili e compostabili.

Al sesto posto troviamo le bottiglie e contenitori in plastica per bevande (4,3%), seguiti dalle stoviglie usa e getta in plastica (bicchieri, cannucce, posate e piatti di plastica) con il 3,8%. All'ottavo posto reti o sacchi per mitili o ostriche (3,2%), seguite da materiale da costruzione (calcinacci, mattonelle, tubi di silicone, materiali isolanti) con il 2,5%. A chiudere la top ten oggetti e frammenti in plastica espansa (non polistirolo) (2,3%) ritrovati soprattutto presso la foce dei fiumi Uniti a Ravenna.

I «nuovi rifiuti» della pandemia

Anche guanti monouso e mascherine chirurgiche vengono smaltiti in modo non corretto e finiscono sulle nostre spiagge. Come evidenzia il report, infatti, sul 72% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19. In particolare le mascherine sono state rinvenute sul 68% delle spiagge monitorate, i guanti sul 26% .


La plastica rappresenta l’84% dei rifiuti

La plastica resta il materiale più comune ad essere abbandonato: rappresenta — infatti — l’84% dei rifiuti che invadono la sabbia, seguita da vetro/ceramica (4,5%), metallo (3,2%) e carta/cartone (2,9%), gomma e tessili (entrambi all’1,4%), legno trattato o lavorato (1,3%). Il restante 1% è formato da materiali legati al Covid-19, bioplastiche, oggetti in materiali misti, rifiuti da cibo e prodotti chimici/sintetici. «Chiediamo che l’Italia emani entro il 3 luglio 2021 il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea pensata per bandire e ridurre la produzione e commercializzazione di alcuni prodotti di plastica monouso su tutto il territorio nazionale. Non ripetiamo lo stesso errore fatto con l’ennesima proroga della plastic tax», ha detto Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. L’indagine Beach Litter – spiega Serena Carpentieri, vice direttrice di Legambiente - rappresenta «una delle più grandi esperienze di citizen science a livello internazionale grazie all’impegno dei volontari e delle volontarie di Legambiente».

Altri livelli

Livello 1

Livello 2

Livello 3


Commenti